/Colpi di mazza mentre leggi

Colpi di mazza mentre leggi

By | 2021-03-25T10:07:01+01:00 Marzo 21st, 2021|Commento al web|0 Comments

Mi propongono di leggere l’editoriale di una nuova rivista online. L’argomento è anche interessante: gli scrittori non si impegnano più. Perfetto. Così mi metto metaforicamente la tuta più comoda, soffondo la luce, abbasso il pentolame sbattuto della musica che sto ascoltando, metto su una caffettiera – meno metaforica, questa – così ch’io possa poi accoccolarmi sulla sedia, tazzona fumante in mano, e mettermi nella giusta disposizione d’animo. Che per me è una sfera concentrata, un respiro profondo, trattengo: leggo.

Che poi sono settecento parole, non è che sia richiesto ‘sto grande impegno. Parto.

C’è un banner pubblicitario tra l’intestazione della pagina e l’immagine che introduce l’articolo. Nel banner, l’hosting del mio sito – di questo sito – mi ricorda i suoi servizi più innovativo: ma l’hosting del mio sito è anche quello che dieci giorni fa è andato a fuoco, nella catastrofica Strasburgo. Va bén. Poi c’è il titolo dell’articolo, e c’è un altro banner, quadrato: sempre altri server in fiamme. Ci sono due paragrafi belli lunghi, oh finalmente si legge qualcosa. La penultima frase mi parla dell’assenza in Italia di scrittori che influenzino il pensiero.

Poi c’è un banner, che mi propone un case study su cosa funziona oggi nella SEO (clicca qui).

A questo punto, il banner ha lo stesso effetto, sulla lettura, di un ceffone sulla nuca.

Poi c’è una citazione, interrotta a metà – A METÀ – da un banner che mi propone di uccidere un goblin (prova). Un altro ceffone sulla nuca, una scrollata alla sedia.

L’ultimo paragrafo dell’articolo attacca nominando Blanciardi, ma nel mio cuore c’è il goblin di Strasburgo in fiamme. Riesco comunque a leggere che ci si lamenta del fatto che il dibattito ora non è più scritto, perché scritto non viene letto (…).

Finisce l’articolo. Banner (clicca qui). Ceffone, scrollata. Firma dell’autore. Banner (clicca qui). Colpo di mazza, definitivo.

Raga, ma che modello di business del cazzo avete?

Leave A Comment